Con Stefano ci eravamo conosciuti fin dai primi tempi dell’Amministrazione Rutelli.
Da subito avevamo apprezzato la sua umanità, quel suo sorridere di fronte ad ogni problema, per quanto difficile e complesso, e risolverlo.
Avevamo ammirato e imparato molto dal suo amore per la natura, per gli alberi, dalla sua conoscenza di Roma e dei suoi spazi verdi, dalle sue grandi abilità e capacità professionali. Stefano ha affrontato i concreti problemi della cura, della manutenzione, dello sviluppo dell’immenso patrimonio ambientale così importante per la nostra città, per la salute e il benessere di tutti i suoi abitanti – tutti, umani e non – sempre con grande impegno, con dedizione ed amore. Anche grazie a lui abbiamo compreso quanto vitale e decisivo per tutti noi fosse quel patrimonio e quanto importante la capacità di trasmetterlo al futuro.
Da allora non c’è stata vicenda o problema per il verde di Roma alla cui soluzione Stefano non si sia dedicato nei tanti anni della sua Direzione del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma e del Servizio Giardini. Dalla progettazione di tanti giardini e aree verdi – bellissimi quelli di Via Carlo Felice ottenuti grazie alla demolizione dei capannoni ATAC ancora addossati alle mura aureliane a metà degli anni ’90 – al lancio dei Punti Verdi Qualità. Dalla legge regionale sui parchi e le aree protette del 1997 alla costituzione di Roma Natura nello stesso anno. Dalla riprogettazione della Piazza di Santa Maria Liberatrice al Testaccio, la prima e tra le più riuscite del programma Centopiazze del Sindaco Rutelli, al sostegno tecnico e progettuale a tanti comitati e associazioni di base.
L’ultima volta che l’abbiamo incontrato è stato a dicembre scorso per un sopralluogo al complesso dell’Ospedale Forlanini e al suo grande parco, organizzato dalla Regione Lazio, al quale abbiamo partecipato come INU Lazio. Volevamo i suoi consigli per il restauro vegetazionale di quel prezioso parco, anch’esso, come l’ospedale, da troppo tempo in gravissimo degrado. Con la generosità e la gentilezza di sempre Stefano aveva subito aderito all’idea di dare il suo volontario contributo per un intervento atteso, urgente, indispensabile per la città.
Ci mancherai Stefano.